Google Translate

Search

Lettori fissi

sabato 20 marzo 2010

PostHeaderIcon Scalata all'Otemanu

Non sapendo che fare mi metto a leggere una guida sulla polinesia francese che mi sono comprato prima di partire...guardo di Bora e leggo liste di ristoranti, negozi, e poi, finalmente qualcosa d'interessante: percorsi per escursioni!
Non che ce ne siano molti..si può scegliere tra un sentiero che taglia l'isola ed uno che arriva sul monte Otemanu (726m, il secondo in altezza). Interessato ovviamente alla cosa decido di provare il primo, più corto, il pomeriggio stesso per raggiungere qualche punto sopraelevato dal quale scattare qualche bella foto. Avendo già un idea della strada da percorrere mi avvio..dimenticandomi apparentemente la fortuna a casa perché arrivato solo a delle case situate ai piedi del vulcano. Nell'ultima però, la più imboscata, trovo dei ragazzi coi quali mi fermo a parlare, sono quattro fratelli ed una sorella uno più personaggio dell'altro..mi fanno sentire subito a mio agio raccontandomi curiosità sull'isola e le loro storie mentre passeggiamo nel frutteto dal quale imparo (ed assaggio;P) quasi tutti i frutti commestibili dell'isola.
Il tempo però vola, hanno un sacco di cose da raccontarmi ma il sole è quasi all'orizzonte ed i contorni delle case iniziano a sfumarsi i rosso così due di loro, Tino e Rasta, mi riaccompagnano a casa per una scorciatoia. Al momento dei saluti scopro che uno non lo rivedrò forse più perchè l'indomani mattina partirà per un semestre di studio a Raiatea e che l'altro è una guida dell'isola..la migliore ovviamente a detta sua;). Comunque la cosa importante è che domani lui andrebbe sull'Otemanu e mi chiede se vogliamo accompagnarlo.. c'è anche da chiederlo?!
Sveglia alle 6, spesa veloce per la colazione, acqua in zaino e marsch... l'apripista è Rasta e l'impresa si dimostra subito tosta perché a normali salitelle si alternano tratti quasi verticali non sempre provvisti di corde; in più la temperatura e l'umidità sono tropicali e l'effetto maglietta bagnata è immediato...
Facciamo una sosta circa ogni 100 metri e mentre noi siamo sempre più stanchi il nostro amico si sta iniziando a scaldare diventando sempre più scattante, il trucco però è presto svelato perché mi racconta che nei mesi di alta stagione gli capita di portare in vetta anche due gruppi di turisti al giorno... aggiunge anche, così per incoraggiarci, di 10 canadesi che gli sono capitati una volta dei quali solamente 2 hanno resistito fino alla fine e gli altri si son persi per strada.
Noi però teniamo duro e dopo un oretta guadagnamo una prima cima dalla quale, seguendo la cresta, raggiungiamo con un ultimo lunghissimo tratto in "cordata" la vetta principale; siamo praticamente su una guglia con due metri di diametro calpestabili dalla quale però si può dominare l'intera isola e, se il cielo fosse terso, anche l'intero arcipelago delle isole sotto vento.
Durante la nostra pausa ristoro iniziano però a sopraggiungere dei nuvoloni e se non ci afrettiamo a scendere tra poco non si vedrà più niente..
Il ritorno risulta bello impegnativo e faticoso; frenarsi solo con gambe e piedi è praticamente impossibile per cui proviamo ad aggrapparci a tutto ciò che ci passa sotto le mani ed accogliamo ben volentieri tutti gli alberi e le liane che ingombrano il sentiero perché ci danno la sicurezza di uno stop.
Raggiungiamo finalmente e nuovamente la casa di Rasta che da bravo amico capisce la nostra condizione fisica ed inizia a rastrellare frutti dal suo giardino! mangiamo subito alcune papaie e ci stappa qualche lattina di cocco col macete donandoci tra l'altro un gustosissimo ananas per il pranzo.
Il resto della giornata ve lo lascio immaginare..abbimo arrancato cercando di raggiungere la sera per gustarci dei mega piatti ai camper ed abbandonarci poi ad un sonno profondo nei nostri letti.

Nanà

PostHeaderIcon La Cicala e il Polpo...



Siamo appena tornati a casa da una delle nostre uscite con Stanley... oggi siamo andati in cerca di Holothurie (Cetrioli di Mare)... ma siamo tornati con molto di piu, come al solito... Tridacne, coralli, conchiglie e mille altre cose per far felici i nostri 3 pescetti da aquario... la nostra prossima uscita dovrà essere per prenderne altri...



In questi ultimi giorni non è accaduto molto... i soliti lavoretti di manutenzione/miglioria dell'impianto... le solite immersioni, le solite serate di pesca, i soliti giretti in bici per l'isola, le solite cene o in roulotte a casa o in roulotte a Vaitape... tutto nella norma meno un fatto: è arrivato Ferrero (il nosto prof), e finalmente abbiamo iniziato a scoprire delle nuove interessanti cose sulle nostre care Lisiosquilline Maculate... per esempio che quando vengono schiacciate tra il torso e l'addome, si inarcano e iniziano a vibrare ... questa reazione sembra essere una forma di difesa da uno dei predatori naturali: il polpo... a quanto pare questa vibrazione non è affatto gradevole, e quindi tende a mollare la presa liberando la preda... interessante, no?
Il lavoro vero e poropio sulle Varò comincierà lunedi... speriamo di scoprire abbastanza cose per farci una intera tesi :S

Ora scappo a fare qualcosa da mangiare... a presto :D

ps: aggiungo i fatti del pomeriggio... ped, armato di Dremmel, si è messo all'opera per costruire una scatola per l'essiccazione (o essiccamento?) delle Holothurie, delle Alghe e delle Spugne...
Ne abbiamo messa una dentro per iniziare il processo ed abbiamo scoperto che le holothurie hanno un simbionte nell'apparato digerente (ora non so se nell'intestino o stomaco o chissa dove); assomiglia molto ad una anguillina trasparente infatti all'inizio pensavamo che se la fosse mangiata poco prima della cattura... e invece... ecco come si scoprono cose nuove :P