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mercoledì 21 aprile 2010
Cornucopia di pesci
22:28 | Pubblicato da
Luca Zoccarato |
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Finalmente sono riuscito ad andare a pescare con Stan e ne è valsa ovviamente e veramente la pena; ritrovo alle 3e30 da lui per mettere a punto tutta l'atrezzatura..rapida check list: frigo portatile per i pesci, esce in abbondanza, ami, pesi e 4 canne. Facciamo il pieno di miscela alla barca e via.
Davanti Vaitape c'è una nuova nave da crociera all'ancora, la Paul Gaugin, non troppo nuova e grande ma carina tutto sommato sopratutto al ritorno in notturna. Attraversiamo il pass e siamo nell'oceano.
Sapevo che il mare non è piatto, che ci sono zone dove l'acqua si accumula di più e dove ce n'è meno, sapevo dell'esistenza dell'onda lunga oceanica ma vederle è veramente tutta un'altra cosa! in piedi su una barchetta di 3 metri e mezzo sperduta nel blu vedo colline che si alzano ed abbassano davanti ai miei occhi con una cadenza lenta ma un aspetto imponente; la barca beccheggia, sorpassiamo alcuni isolani che surfano sulle onde create dallo scontro dei flutti col reef e puntiamo dritti ad un faro, unica costruzione umana nell'arco di qualche chilometro. Ci fermiamo ad una 50ina di metri dagli scogli e cominciamo a pescare!
Usiamo un multi amo con esche finte, piomdo da mezzo kg in fondo ed esca vera sul primo..;).. ma bisogna stare attenti, il fondale è interamente ricoperto di coralli ed è facile che la lenza s'impigli. Si deve calare ed appena il filo termina di saettare fuori dal mulinello chiudere velocemente l'archetto e recuperare un giro di mulinello, si inizia ora a far oscillare gli ami.
Alla prima calata (dal lato della barca contro corente così gli ami si allontanano più lentamente) però sembra andare storto subito qualcosa perché toccato il fondo provo a recuperare ma niente...cazz...gli ami nuovi di Stan, provo a dare tiretti ma senza troppe energie per evitare che si spezzino..l'amico però ha già capito tutto, mi dice di darci un pò di forza e così io faccio. Inizio a sentir strattoni, cavolo ma allora non è uno scoglio è un pesce ed anche bello grande! alzo la canna, abbasso e recupero, alzo la canna, abbasso e recupero..così per una ventina di volte e sento tirare sempre più finché non salta! è un oha uno dei pesci dalla carne più prelibata, è rosso-arancio tendente al giallo sul ventre, presenta una maculatura violacea più o meno accentuata ed una gran bocca..è una varietà di cernia.
Trascorriamo così alcune ore, pescando, riavvicinandoci con la barca al reef perché il mare ci spinge a largo, i pesci si accumulano e molti vengono anche scartati per la taglia. Il sole si abbassa e la luce si affievolisce quindi ci decidiamo a rientrare.
Il ritorno è difficile ma eccitante perché bisogna condurre al buio e se non si conosce la zona trovalo te il pass alle 7 di sera con solo mezza luna che rischiara. Le ondate che arrivano a prua non sempre si vedono e per questo spesso si balla; per comunicarsi la posizione i vari pescatori o montano una luce verde a prua ed una bianca a poppa o usano una lampada che accendono illuminando le pareti interne della barca quando sentono il motore di qualcuno avvicinarsi ed aspettano che l'atro dia una lampeggiata per segnalare di averlo visto.
Arrivati a casa facciamo una collana coi pesci per le foto ricordo, per me ovviamente e poi ci dedichiamo a curarli mentre Stan racconta le sue avventure di quando andava a caccia di marlin..
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