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Lettori fissi

domenica 28 marzo 2010

PostHeaderIcon R.I.P


Come sempre sono in ritardo a postare... ma vabbe, ormai penso ci abbiate fatto il callo...
questi ultimi giorni sono stati un pò più intensi sia dal punto di vista avventuroso, che da quello lavorativo... quando non siamo fuori con Stanley a raccogliere animali, infatti, siamo in impianto a fare analisi dell'acqua, a pulire vasche, riparare tutte le attrezzature che continuamente smettono di funzionare senza nessun motivo apparente... (noi diamo la colpa all'umidita/pioggia/vento etc...) Inoltre abbiamo trovato il modo di far giocare uno dei nostri cani (o forse è meglio dire il nostro pagliaccio di famiglia), Tolù.... si, proprio quel cane scemo con la testa nel barattolo che vedete in prima pagina :P... a quanto pare va pazzo per un cilindro in cemento che abbiamo trovato in giro... appena lo vede inizia a saltarci sopra tentando di morderlo (chissà perchè...), inoltre appena vede la pompa dell'acqua accesa inizia a saltellare in giro per il giardino cercando di mordere (o bere) l'acqua che gli spruzziamo :D


Vabbe, cani idioti a parte... oggi (il 28) siamo andati a fare un po' di snorkling con i pesci da turista... unico problema: ormai tra noi, enrico, gianna e stanley con famiglia allargata, la barchetta rischiava di affondare... quiiiiiiindi, dopo un tentativo fallito causa pompa dell'acqua del motore rotta con la barca della sorella di stanley, Luca e Ped ci hanno seguito in Kayak. Una volta arrivati, come al solito siamo stati completamente circondati da questi esserini affamati, ma poco dopo abbiamo deciso di spostarci per cercare di trovare degli altri animaletti a noi preziosi: le piccole Varò...
E' qui che è successo il misfatto: dopo innumerevoli bellissime foto, la mia macchina fotografica ha visto una cosa che non poteva proprio guardare... e ha deciso di rompersi facendo entrare una goccia d'acqua al suo interno (della serie pillola per il suicidio)... e la foto è la seguente:



Ebbene si! Luca ha rotto la fotocamera! Maledizione.... :P Ora sarà da spedire a Milano e vedere cosa dicono gli amici dell'Olympus.... sperando che non ci siano problemi con la garanzia....
Lato positivo (a detta di mia madre): ora sarò in piu foto visto che non dovrò farle :P
Il resto della serata ero alquanto infastidito per l'inconveniente, e non mi ricordo se abbiamo fatto qualcosa di particolare... ma non penso...

A breve Luca e Ped vi scriveranno qualcosa su questi ultimi bellissimi 3 giorni, ma vi lascio un assaggino in anticipo.... anzi, un indizio:.... ho una (o meglio, tre) fette di Tiramisù in pancia e un succhiotto sulla pancia :P chi mel'avra fatto? :O

Au Revoir :D



venerdì 26 marzo 2010

PostHeaderIcon Pacifico come l'Oceano

Prima che Andrea rompa allegramente le pa.... annuncio già che il testo è pieno di errori grammaticali , quando scrivo spesso e volentieri butto giù velocemente le parole sulla tastiera per non perderne lo spunto e poi non lo rileggo perchè sono pigrissimo.E' già tanto che scriva !

Qui la vita non sa mai essere noiosa , ogni giornata per quanto identica possa sembrare alla precedente riserva invece qualche nuova sorpresa e così , anche questa domenica mattina, il solito viaggio che ci porterà alla ricerca delle nostre benamate Lysiosquillina Maculata ( Varò ) si trasforma in qualcosa di particolare che non posso far altro che immortalare in un post, e se sarà bravo , rendervi partecipi.
Il tutto inizia verso le nove quando una voce familiare , quella dello zio Stan , ci avvisa che da li a poco sarebbe passato a prenderci insieme al Prof.Ferrero per cercare nuove tane di Varò a largo della laguna di Bora, verso uno dei numerosi Motu che circondano tutta l'isola.
Dopo una decina di minuti e di sobbalzi tra le onde di un mare trasparente come il cristallo arriviamo in una spiaggia di carattere molto più incontaminato , selvaggio e desolato rispetto ai paesaggi che siamo diventati soliti vedere presso le coste dell'isola .
L'acqua di fronte alla spiaggia è profonda una trentina di centimetri e ci costringe a scendere dalla barca per ormeggiarla.
in questo piccolo ritaglio di paradiso c'è una casetta bianca di legno , vi si arriva percorrendo una cinquantina di metri immersi in un prato verde che profuma di fiori e erba appena tagliata . Attraversando la casa il paesaggio muta nella forma e nel colore in modo graduale , il verde si mescola al bianco della sabbia , gli ultimi due alberi sorreggono una rete posta ad amaca che guarda verso un sole accecante , gli occhi passati dall ombra della vegetazione alla luce del sole ci mettono alcuni secondi per mettere a fuoco il paesaggio che si spalanca di fronte a noi , ma le orecchie non tradiscono , il rumore è quello del mare , il rumore è quello dell'oceano.
Questa spiaggia non è come quella in cui abbiamo ormeggiato la barca, questa non ha sabbia ma grossi coralli bianchi e conchiglie di ogni genere e dimensione che si estendono per una decina di metri prima di distendersi in acqua.
Di fronte a noi non c'era più la laguna calma , calda e protetta dell'atollo , ma lo sconfinato blu dell'oceano pacifico , che con le sue forti onde colpisce la barriera corallina che circonda esternamente i motu ,come se volesse abbatterla per poter entrare e divorare nei suoi abissi la tranquillità dell'isola.
Sono bastati pochi secondi di stupore e meraviglia a tenerci distanti , subito dopo Andrea , Luca ed io eravamo già infilati in alcuni canaloni che l'acqua nel corso del tempo ha scavato nel corallo e, tenendoci aggrappati con mani e piedi a prese rocciose abbiamo sfidato la forza delle onde.
Dopo l'euforico divertimento nel parco acquatico oceanico la mattinata si è ridimensionata al solito lavoro di routine all'interno della laguna , dove con maschera pinne e boccaglio abbiamo girato in lungo e in largo in cerca delle tane delle allegre bestiole , come sempre senza successo !
Purtroppo le Varò sono sempre più in pericolo di estinzione da queste parti, dove vengono catturate per deliziare il palato dei famelici turisti , scopo della nostra ricerca è anche il ripopolamento del loro habitat naturale ( ovviamente dopo che avremo capito come indurre la riproduzione in cattività).
Verso mezzogiorno stanchi ed affamati usciamo dall'acqua . Luca ed io diamo vita ad una gara di arrampicata sulle palme che sporgono sulla riva , lo scopo è di riuscire a salire fino in cima e procurare un po' di cocchi per rifocillarci .Stanley che tutto vede e sente capisce che è ora di improvvisarsi cuoco all'aperto e prese diverse varietà del frutto è pronto a servire in mille varianti il "cocco quotidiano".
La prima portata sono dei cocchi marroni che sapientemente trasforma in lattine dalle quali beviamo assetati , e poi li rompe a metà e ne propone i gustosissimi pezzi…
Prosegue poi con un cocco germogliato , questo infatti all'interno trasforma il latte in una specie di caglio spugnoso , molto buono e delicato.
Ultimo cocco del giorno è stato il "cocco gelatina", presa una noce di cocco piccola e marrone-arancio , un altra varietà rispetto agli altri , lo rompe a metà e crea con la buccia delle spatoline con cui possiamo raschiarne il contenuto gelatinoso , sinceramente è il cocco che meno mi è piaciuto a causa della sua viscida consistenza :P
Finito il cocco party scatta l'ora della siesta e ci ritroviamo tutti beatamente distesi in acqua sotto l'ombra di due palme a farci ripulire la pelle esfoliata da dei simpatici e piccoli pesci spazzini che ci girano attorno mordendoci e facendoci il solletico.
Dopo il meritato riposo , tra risate e scherzi ( lancio delle Oloturie) ritorniamo stremati e scottati a casa accompagnati dalla solita barca , lasciati sul solito molo ..
Il resto del mio racconto si svolge in un letto , nuotare costa fatica ed energie !

Ped

giovedì 25 marzo 2010

PostHeaderIcon Errata Corrige


Ragazzi mi scuso con tutti.. fin'ora ho sempre chiuso i miei post con Nené credendo che in taitiano volesse dire qualcosa come ciao, arrivederci... ma ieri sera ho scoperto, grazie ad una ragazza che mi ha riso sopra per 5 minuti che il termine corretto è Nanà e che quello che ostinatamente continuavo ad usare è l'equivalente del nostro "tette"....................................................
mercoledì 24 marzo 2010

PostHeaderIcon Geo&Geo

Informiamo tutte le persone che seguono tutte le nostre "avventure" tramite questo blog che il giorno 31 Marzo (Mercoledì prossimo) andrà in onda su Rai 3 la trasmissione Geo&Geo che avrà come tema della giornata il progetto che stiamo svolgendo qui a Bora.
Presenzierà il programma il Dott.Mauro Doimi , biologo esperto in acquacoltura e proprietario della struttura in cui stiamo lavorando che parlerà appunto delle Varò e del lavoro che stiamo svolgendo.
Durante la trasmissione  ci sarà un collegamento in diretta con noi e ci porranno alcune domande :P
(alle 5 di mattina la vedo dura  rispondere a qualsiasi cosa ) 
Non perdetevi assolutamente la puntata !
Sarà da ridere quando interrogato da Sveva Sagramola (la conduttrice) mi impapererò per l'emozione di sapere d'essere in diretta TV.



Ora sono impegnatissimo a sistemare il sistema video dell'impianto che come sempre non và e  internet ... Questi computer sono un problema dopo l'altro , ogni giorno hanno qualcosa che non và !

PS: in questi giorni abbiamo fatto una bellissima escursione sul monte Otemanu , al più presto verrà pubblicato l'articolo dell estremo viaggio fino in vetta.

Un saluto a tutti ! 
sabato 20 marzo 2010

PostHeaderIcon Scalata all'Otemanu

Non sapendo che fare mi metto a leggere una guida sulla polinesia francese che mi sono comprato prima di partire...guardo di Bora e leggo liste di ristoranti, negozi, e poi, finalmente qualcosa d'interessante: percorsi per escursioni!
Non che ce ne siano molti..si può scegliere tra un sentiero che taglia l'isola ed uno che arriva sul monte Otemanu (726m, il secondo in altezza). Interessato ovviamente alla cosa decido di provare il primo, più corto, il pomeriggio stesso per raggiungere qualche punto sopraelevato dal quale scattare qualche bella foto. Avendo già un idea della strada da percorrere mi avvio..dimenticandomi apparentemente la fortuna a casa perché arrivato solo a delle case situate ai piedi del vulcano. Nell'ultima però, la più imboscata, trovo dei ragazzi coi quali mi fermo a parlare, sono quattro fratelli ed una sorella uno più personaggio dell'altro..mi fanno sentire subito a mio agio raccontandomi curiosità sull'isola e le loro storie mentre passeggiamo nel frutteto dal quale imparo (ed assaggio;P) quasi tutti i frutti commestibili dell'isola.
Il tempo però vola, hanno un sacco di cose da raccontarmi ma il sole è quasi all'orizzonte ed i contorni delle case iniziano a sfumarsi i rosso così due di loro, Tino e Rasta, mi riaccompagnano a casa per una scorciatoia. Al momento dei saluti scopro che uno non lo rivedrò forse più perchè l'indomani mattina partirà per un semestre di studio a Raiatea e che l'altro è una guida dell'isola..la migliore ovviamente a detta sua;). Comunque la cosa importante è che domani lui andrebbe sull'Otemanu e mi chiede se vogliamo accompagnarlo.. c'è anche da chiederlo?!
Sveglia alle 6, spesa veloce per la colazione, acqua in zaino e marsch... l'apripista è Rasta e l'impresa si dimostra subito tosta perché a normali salitelle si alternano tratti quasi verticali non sempre provvisti di corde; in più la temperatura e l'umidità sono tropicali e l'effetto maglietta bagnata è immediato...
Facciamo una sosta circa ogni 100 metri e mentre noi siamo sempre più stanchi il nostro amico si sta iniziando a scaldare diventando sempre più scattante, il trucco però è presto svelato perché mi racconta che nei mesi di alta stagione gli capita di portare in vetta anche due gruppi di turisti al giorno... aggiunge anche, così per incoraggiarci, di 10 canadesi che gli sono capitati una volta dei quali solamente 2 hanno resistito fino alla fine e gli altri si son persi per strada.
Noi però teniamo duro e dopo un oretta guadagnamo una prima cima dalla quale, seguendo la cresta, raggiungiamo con un ultimo lunghissimo tratto in "cordata" la vetta principale; siamo praticamente su una guglia con due metri di diametro calpestabili dalla quale però si può dominare l'intera isola e, se il cielo fosse terso, anche l'intero arcipelago delle isole sotto vento.
Durante la nostra pausa ristoro iniziano però a sopraggiungere dei nuvoloni e se non ci afrettiamo a scendere tra poco non si vedrà più niente..
Il ritorno risulta bello impegnativo e faticoso; frenarsi solo con gambe e piedi è praticamente impossibile per cui proviamo ad aggrapparci a tutto ciò che ci passa sotto le mani ed accogliamo ben volentieri tutti gli alberi e le liane che ingombrano il sentiero perché ci danno la sicurezza di uno stop.
Raggiungiamo finalmente e nuovamente la casa di Rasta che da bravo amico capisce la nostra condizione fisica ed inizia a rastrellare frutti dal suo giardino! mangiamo subito alcune papaie e ci stappa qualche lattina di cocco col macete donandoci tra l'altro un gustosissimo ananas per il pranzo.
Il resto della giornata ve lo lascio immaginare..abbimo arrancato cercando di raggiungere la sera per gustarci dei mega piatti ai camper ed abbandonarci poi ad un sonno profondo nei nostri letti.

Nanà

PostHeaderIcon La Cicala e il Polpo...



Siamo appena tornati a casa da una delle nostre uscite con Stanley... oggi siamo andati in cerca di Holothurie (Cetrioli di Mare)... ma siamo tornati con molto di piu, come al solito... Tridacne, coralli, conchiglie e mille altre cose per far felici i nostri 3 pescetti da aquario... la nostra prossima uscita dovrà essere per prenderne altri...



In questi ultimi giorni non è accaduto molto... i soliti lavoretti di manutenzione/miglioria dell'impianto... le solite immersioni, le solite serate di pesca, i soliti giretti in bici per l'isola, le solite cene o in roulotte a casa o in roulotte a Vaitape... tutto nella norma meno un fatto: è arrivato Ferrero (il nosto prof), e finalmente abbiamo iniziato a scoprire delle nuove interessanti cose sulle nostre care Lisiosquilline Maculate... per esempio che quando vengono schiacciate tra il torso e l'addome, si inarcano e iniziano a vibrare ... questa reazione sembra essere una forma di difesa da uno dei predatori naturali: il polpo... a quanto pare questa vibrazione non è affatto gradevole, e quindi tende a mollare la presa liberando la preda... interessante, no?
Il lavoro vero e poropio sulle Varò comincierà lunedi... speriamo di scoprire abbastanza cose per farci una intera tesi :S

Ora scappo a fare qualcosa da mangiare... a presto :D

ps: aggiungo i fatti del pomeriggio... ped, armato di Dremmel, si è messo all'opera per costruire una scatola per l'essiccazione (o essiccamento?) delle Holothurie, delle Alghe e delle Spugne...
Ne abbiamo messa una dentro per iniziare il processo ed abbiamo scoperto che le holothurie hanno un simbionte nell'apparato digerente (ora non so se nell'intestino o stomaco o chissa dove); assomiglia molto ad una anguillina trasparente infatti all'inizio pensavamo che se la fosse mangiata poco prima della cattura... e invece... ecco come si scoprono cose nuove :P


martedì 16 marzo 2010

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Sono felice di informarvi che il nostro blog ha una nuova funzionalità! Alla vostra sinistra troverete un bellissimo Widget, gentilmente fornito da Google, che vi permetterà di tradurre tutto il sito in Inglese o Francese... ovviamente la traduzione non sarà perfetta (dato che ped e Luca non sono capaci di parlare e scrivere in italiano, ma solo in dialetto) ma comunque è meglio di niente, dato che io di certo non ho ne tempo ne voglia di tradurre tutto in Inglese e sono sicuro che Luca non vuole farlo verso il Francese...


Parahi :-)
venerdì 12 marzo 2010

PostHeaderIcon Life goes on

Allora..cominciamo col 12..
immaginatevi di
svegliarvi all'alba, ancora un pò intontiti dal sonno fare un abbondante colazione e ripigliarsi con la brezza marina che vi soffia in faccia; siamo a bordo della barca di Stanely che filiamo tra i reef ed i motu nel nostro mare turchese in cerca di un litorale adatto per la pesca delle Varò. Ci serve un fondale sabbioso non troppo profondo sul quale individuare, tra le infinità di tane, quella delle nostre canocie; le prime ricerche però non producono granche perché la sabbia è troppo fine e non ci sono gallerie grandi (crollerebbero!). Cambiamo alcuni posti e vediamo una razza che cerca d'insabbiarsi per la caccia, tocchiamo un cetriolo di mare scoprendo che i filamente che estroflette per cibarsi sono la cosa più appiccicosa che possiate immaginarvi e...infine...riusciamo si a prendere una femmina di Varò. E' stata un impresa veramete faticosa perché si è portata nella tana tutto l'amo con l'esca e abbiamo dovuto scavare parecchio per recuperarla.
Tutte queste immersioni le abbiamo pagate care il pomeriggio con un coma pazzesco che ha azzerato praticamente le nostre attività..
Il 13 abbiamo lavorato sodo durante il giorno e la sera ci siamo concessi anche un uscita visto che era sabato.. eravamo super affamati ed in sella alle nostre bici ci siamo recati al centro di Vaitape (principale città dell'isola); abbiamo dato un occhiata ai menu dei vari camper/ristorante scegliendo però alla fine lo stesso dell'altra volta perché ci sembrava il più professionale.... Ci siamo ordinati una bisteccona con patatine a testa che personalmente mi ha proprio soddisfatto e abbiamo pagato anche una cifra onesta di circa 10€ a testa. Onarato il pasto abbiamo poi cercato un pò di movida ma sembra che le attività preferite degli isolani siano pescare e le boccie anche la sera.. così ci siamo sdraiati in fondo ad un molo (ribattezzandolo come molo Audace;>) e ci siamo goduti per un pò lo splendido cielo stellato australe.
Il 14, domenica, abbiamo lavorato ancora duramente..sembra che ci piaccia lavorare nel week-end..tanto meglio perché così abbiamo 5 giorni di festa a settimana anziché 2 ;P scherzo ovviamente..
Comunque alla sera, costruita una postazione per la griglia, abbiamo fatto la prima vera cena di pesce! pescato da noi ovviamente ed io e Pietro ci siamo mangiati il pesce più grande che avevamo rispettivamente preso il giorno prima. Devo dire che erano proprio buoni, con un pizzico di sale ci saremmo spazzolati 300-400 grammi (dopo averli curati) a testa e poi volete mettere la soddisfazione di mangiarvi il pesce fresco che avete preso da soli!!
Il 15 abbiamo dato l'ultima riordinata all'ufficio ed io ho finito di sistemare il bagno..che fortuna ah?!
Verso le 5 di pomeriggio poi è arrivato Stanley e sono andato a pesca con lui mentre gli altri due chi leggeva e chi si guardava Battlestar Galactica..insomma ci siamo dedicati un pò ai nostri svaghi..
Per quanto mi riguarda non avevo ancora visto un pomeriggio più sfortunato: non abbiamo preso niente! ma proprio nessun pesce ci ha neanche mai mangiucchiato l'esca..sicché Stan se n'è tornato a casa abbastanza sconcertato; io sono rimasto ancora un pò e neanche a dirsi o preso 2 bei pescioni. Forse c'era qualcuno che portava iella prima...scherzo, la mia teoria è che abbiano fame solo la sera. Fatto sta che sono tornato alla roulotte e ho messo a cucinare il più grosso mentre andavo a farmi una doccia; Pietro ed Andrea invece non avevano fame.
Quasi dimenticavo, mentre pescavo sul molo ha iniziato a vedere una piccola luce globosa in acqua..ho subito pensato che fosse un particolare pesciolino o plancton, o che fossi io un pò andato..comunque neanche a farlo apposta accendo la lampada e vedo una cosa scura ovoidale che mi passa sotto. Era una tartaruga marina gigante! e probabilmente non deve aver gradito la luce perché si è reimmersa subito..
Infine il 16..colazione un pò magra, lavoretti, pranzo con spaghettini cinesi e poi giretto ad una spiaggia molto turistica. In realtà era abbastanza spopolata, anche se c'era comunque qualche bella tupa, così abbiamo tentato di raggiungere a nuoto il reef esterno dove si formano le onde oceaniche senza però aver successo perché 1 era distante e 2 dovevamo attraversare un tratto molto trafficato dalle imbarcazioni e non ci siamo fidati.
Dopo cena poi Ped ed io abbiamo deciso di fare un giro in bici per cercare nuovamente un pò di vita notturna ma neanche a dirlo non s'è visto quasi nessuno (a parte che al bocciodromo..), in compenso siamo stati abbordati da una tipa/tipo che voleva aiutarci........e tre belle donnone che ci chiamavano con voci suadenti;P
Bene direi che ho finito....a presto

Nenè
martedì 9 marzo 2010

PostHeaderIcon 3 Days In One Post

Oggi il sole è decisamente sopportabile , una leggera brezza fresca accarezza l'isola e porta la temperatura a 29 gradi , contro i 40 , media dei giorni scorsi .
Così , all' ombra di un tranquillo primo pomeriggio tropicale , mi ritrovo a scrivere disteso su uno sdraio , con il mio Mac in braccio (che stà dando i numeri , come il resto delle apparecchiature elettroniche esposte a quest aria salmastra fortemente ossidante) su questo nostro Diario le avventure di ben 3 giorni ! 
Eh , si  ! Come sempre ci siamo presi indietro con lo scrivere, così mi ritrovo il giorno 12 a dover scrivere del giorno 9 , ovviamente ora non mi ricordo precisamente cosa abbiamo fatto (accidenti a me , ho una Ram al posto del cervello) ma proverò in tutti i modi a sforzare la memoria , almeno per narrare i punti salenti di queste giornate !
Questo post racchiude tutti e tre i giorni passati , vissuti da questi occhi… 
Radio BoraBora spara la solita canzoncina caraibica che porta alla mente il completo relax di una spiaggia di sabbia bianca di origine coralligena, il mare è calmo , così calmo che guardandolo dalla riva si riesce bene a distinguere le zone in cui l'acqua inizia a sprofondare dolcemente lungo la scarpata adobbata di numerosi coralli ,casa della miriade di pesci multicolore che eterogeneamente popolano questi fondali.
La giornata inizia con il risveglio in un freddo container verde , quale enorme differenza !  Oramai ci eravamo abituati troppo bene nel bungalow che zio Stanley ci aveva messo a disposizione ,  ritrovandoci ogni giorno serviti e riveriti di colazione , pranzo e cena .
Ora invece a farci compagnia solo 2 cani pulciosi e tante piccole cose da sistemare : oltre al solito lavoro di assestamento in cui stiamo preparando materiali e metodi per la ricerca sulle nostre amate Lysosquilline maculate anche le comodità indispensabili per godere al meglio di questi spazi , come ad esempio aver messo una piccola pompa azionata elettronicamente che aspira l'acqua da dei bottiglioni d'acqua per portarla nel lavandino della roulotte ( se no l'acqua in roulotte andrebbe aperta e chiusa a metri di distanza tramite un rubinetto ) oppure aver predisposto due canne da pesca per procurarci il cibo ( il supermercato costa molto caro qui).
Ora ci nutriremo solamente di cocco , pesce e riso !

Abbiamo già riempito le vasche esterne del impianto di due bellissimi bivalvi giganti simili alle nostre  cozze , ma grandi quanto un computer portatile ( c'è già chi pensa di mangiarli , per conto mio voglio solo vedere se dentro hanno una perla :P ) , di alcuni pesci che abbiamo catalogato come commestibili ( in questi giorni sto sterminando alcune specie locali , in questi pochi giorni la mia quota pesci pescati ammonta ad una trentina ) , due simpaticissime aragoste che erano già in impianto quando siamo arrivati e dei pesciolini che sono stati messi in sei acquari che Andrea ha prontamente pulito.
Verso le quattro di pomeriggio ritorna Stanley e ci chiede se ci va' di rifare l'immersione del giorno prima con squali e mante , speravo riproponesse quest'attività poiché io il giorno prima non ero andato per stare un po' in roulotte a sistemare e a studiare biochimica (Blah!).Abbiamo così passato un magnifico fine pomeriggio dando da mangiare ai pesci dalle nostre mani e scorrazzando in lungo e in largo in mezzo all'oceano per cercare di scorgere la pinna di uno squalo.Non riesco nemmeno a descrivervi l'adrenalina mescolata all'emozione di vedere tre veri pesce cane nuotare a pochi metri sotto di me e scendere in apnea per rincorrerli , incredibile !

Il giorno dopo questo container diventa già più amichevole , gli occhi si spalancano in un posto sempre più conosciuto e familiare , siamo a BoraBora ed è ora di iniziare un altra giornata ! La mattina corriamo al mercato di Vaitape per andare a comperare alcune cose e ci salta in testa di dedicare il pomeriggio , dopo aver terminato i nostri lavori ,a compiere il giro dell isola. 
Partiamo così dopo mangiato con le nostre scassatissime biciclette : c'è chi non ha i freni , chi pedala con un solo pedale e chi ha avuto la fortuna di avere una bicicletta che funziona  , per quella che si è rivelata essere una piacevolissima gita. C'è un unica strada che compie tutto il giro dell'isola , una pista ad anello con un panorama mozzafiato , si possono distinguere così due distinte zone dell'isola : quella più civilizzata e curata , la BoraBora del turismo , costellata da Hotel , localetti sulla spiaggia e negozietti dove si possono trovare dal classico pareo alle bellissime e già stracitate perle ; e poi la parte dei veri Boraboresi, quella povera , con i campetti dove si gioca a pallavolo e a bocce  , i banchetti che vendono frutta provenienti dalla propria casa , la discarica , le case fatte con i più disperati materiali trovati chissà dove , ancora mezze danneggiate dall'uragano che prima della nostra partenza ha distrutto l'isola.E' in questa parte di bora che vogliamo dare fiducia ad un piccolo Magasen (magazzino , negozio ) dove acquistiamo delle birre fresche da gustare mentre si pedala e si suda ! La strada prosegue con una sola e gigantesca salita , fatta di corsa , visto che un cane ha iniziato a rincorrermi :P segue discesa con un tornante che preso a tutta velocità canta in un sibilo di vento quella libertà che da piccoli ci era tanto cara , ma che crescendo , tra responsabilità e compiti è andata scemando…
Pedalando pedalando c'è l'abbiamo fatta , ecco che si rivede il centro di Vaitape tra poco saremo di nuovo a casa , guardiamo l'imponente montagna quadrata che ci ha seguiti durante tutto il tour , ripensando a tutte la gente locale che ci  ha porto il saluto lungo la strada … 
Contenti dell'avventura passata mangiamo un boccone nella nostro bellissimo ristorante roulotte e ci buttiamo stanchi a letto..
Il terzo e ultimo giorno di narrazione è trascorso abbastanza monotono e pacato , salvati all'ultimo alla sera con la mia geniale idea di andare fuori in uno dei baracchini che ogni notte dalle 7:30 alle 11 popolano la piazza centrale di Vaitape per mangiare. Riprendiamo le bici e in pochi minuti siamo seduti ad un tavolo dove vengono servite delle portate immense di Poisson Crue , Chaomen special e al curry.
Finito il lauto pranzo ci mettiamo in sella e giriamo un po' la città ora buia e calma andando verso casa e guardando le isolette di persone che , davanti ad ogni casa si radunano a chiacchierare ( unico divertimento dell'isola? ) .
Anche questo terzo giorno è finito , parcheggiamo le biciclette vicino al grande container verde , accarezzandone dolcemente la superficie della porta , stremati da un altra giornata scottante ci acasciamo sui morbidi materassi e chiudiamo gli occhi.

lunedì 8 marzo 2010

PostHeaderIcon Tra squali, razze e mante

Oggi facciamo l'ultima colazione a casa Stanley..ormai siamo pronti per trasferirci! Mangiamo veramente tutto ciò che possiamo e iniziamo la traversata con le valigie. Saranno poco più di 500 metri da fare ma sono tutti praticamente nello sterrato sicché le valige ci tocca portarle quasi sempre a mano.
Svolgiamo i soliti due lavoretti per voi poco interessanti quindi direi che salto..finiamo comunque tardi e iniziamo a mangiare alle 3. Stessa ora dell'appuntamento col nostro mentore polinesiano al quale ovviamente e con dispiacere arriviamo in ritardo...e senza Ped fermato dalle scottature solari.
Lo troviamo che prepara l'atrezzatura da pesca subaquea..ottimo direi!! poi fa il pieno al motore, sistemiamo le cose più fragili come le nostre immancabili fotocamere digitali nel vano a prua e si parte! Copriamo il tragitto che il giorno prima avevamo fatto a remi in poco più di 5 minuti solo che questa volta puntiamo al motu che sta di fronte alla nostra baia. Aggancio la boa, ancoro la barca, ci vestiamo e giù! Veniamo avvolti da una moltitudine di pesci angelo e farfalla che ci passano a pochissimi centimetri dal corpo.


Iniziamo ad immergerci per catturare il più possibile di questi meravigliosi paesaggi sottomarini..i tempi d'apnea si estendono a dismisura perché la nostra mente è ormai catturata dai pesci e dai coralli che presentano un infinità di colori e forme...
Dopo un oretta in questa zona riprendiamo la barca e ci spingiamo più a largo fermandoci in una zona con fondale basso ed in corrente.
Stanley ci mostra scogli con stuoli di pesciolini coloratissimi che cercano di resistere al flusso dell'acqua nascondendosi all'interno degli anemoni e dei coralli


Dopo un pò di nuoto contro corrente ci avviciniamo ad un isola dove il fondale degrada rapidamente fino a 15-20 metri e ci abbandoniamo ai flussi..ci disperdiamo ed io inizio a cercare di avvistare qualche grosso pesce che dovrebbero abbondare in questa zona. Ne avvisto qualcuno e provo a seguirli ma ovviamente sono assai più veloci di mè però uno resta fermo..anzi si sta avvicinando e sembra bello grosso..la forma non è ben definita ma di contorni ricorda qualcosa..pochi attimi dopo mi si profila davanti uno squalo e quasi mi piglia un colpo mentre lui bellamente gira e si reinabissa! cavolo che emozione!
Ma qui non hai il tempo di riprenderti.. infatti rimetto la testa sotto e dopo poco vedo un'aquila di mare (una razza), contro tutte le mie aspettative prendo fiato e m'immergo..non sembra infastidirsi e riesco a nuotarle veramente vicino; penso di essere rimasto sotto per più di un minuto e ne è valsa la pena


Per una mezz'oretta, mentre il sole inizia a calare lasciando spazio ad un tramonto oceanico mozzafiato, continuiamo ad avvistare pescioni, razze e squali; quando infine iniziamo a ritornare verso la barca, come cocco sul tupa (ciliegiana sulla torta) mi passa sotto una manta da 3-4 metri..una cosa veramente immensa!
Speravo di scrivere poco questa volta per invogliare di più la lettura...ma non potevo tagliare troppo..
La serata è finita con una pesca in notturna sul molo che anche se è stata infruttuosa ci ha permesso di rilassarci.

Nenè

domenica 7 marzo 2010

PostHeaderIcon Wallpaper


Sono di nuovo in ritardo a postare.... che novità.... però stavolta non perdete molto...
Sveglia, colazione, soliti lavori in impianto...il pomeriggio siamo risaliti in barca e siamo andati a remi dall'altra parte della baia, a guardare il panorama... ovviamente ci siamo stati piu del previsto e la fame ad un certo punto ha iniziato a farsi sentire... quindi?... Cocco!! Abbiamo dovuto litigarci un po ma fortunatamente ped ha trovato un bel sasso appuntito che ci ha aiutato un sacco :-D

Parentesi: sono riuscito a fare una bellissima foto! Propio da sfondo! :-D





Le giornate iniziano a confondersi tra di loro, ma sono finalmente riuscito a ricordarmi dove abbiamo cenato... abbiamo preparato una pasta al pomodoro (con ingredienti un po raffazzonati) a Stanley e Desiree....

Niente di emozionante :-P
sabato 6 marzo 2010

PostHeaderIcon Giù nel profondo Blu

Oggi sarò breve, al contrario di quella che è stata la giornata direi che non ci sono molte cose da dire.
Questa mattina dopo aver avuto un ottima colazione a casa Stanley ci siamo rimessi al lavoro per sistemare l'impianto di acquacoltura:  i lavori sono stati pochi ma lunghi e faticosi dato che il sole quando si lavora non manca mai , mentre durante le pause come quella che poi vi accennerò arrivano le nuvole e la pioggia .
E' stato sistemato il bagno con miglioramento estetico delle tubazioni ( che prima passavano sopra la terra , mentre ora sono state interrate ) , è stato pulito e riordinato da cima a fondo il laboratorio umido , è stato ripristinato all'uso umano il container abitativo e la roulotte-cucina previa disinfestazione con appositi prodotti insetticidi.
Finalmente siamo pronti per trasferirci nella nostra nuova casa , ma sappiamo già in cuor nostro che il buon vecchio zio Stanley , i suoi bungalow e la sua meravigliosa cucina a poco li rimpiangeremo! 

Nel tardo pomeriggio , finiti gli altri lavori abbiamo rovesciato una vecchia barca in acqua e dopo averla rifornita di remi , pinne e maschere ci siamo diretti verso la nostra prima barriera corallina di BoraBora.
Nel punto in cui siamo stati il mare sprofonda fino a 15 metri , e lungo questi ,un immensa distesa di coralli circondati da piccoli e grandi pesci colorati . Ci riscopriamo emozionati cercatori di antichi tesori ed esploriamo metro per metro ciò che ci circonda , quasi perdendo la cognizione di tempo e spazio.
Dopo due ore di snorkeling  ,con la pioggia che andava e veniva e con l'ora che ormai tarda portava l'oscurità nelle profondità acquatiche del golfo: dopo essere ritornati a riva , risollevato la barca sul molo e chiuso l'impianto  ci siamo ritirati verso i bungalow dove ci aspettava in agguato una famelica sorpresa … 
Stanley questa sera ha portato me e Andrea a prendere del cibo take-away cinese , mentre Luca stava a casa con la piccola figlia di una delle figlie di Stanley che ormai l'ha preso per suo zio.
Andrea e io ci siamo totalmente impressionati a vedere con quale maestria questo cuoco pelato (al 98%) riuscisse a cucinare in velocità ( un piatto ogni 20 secondi ) sopra un fornello che avrà letteralmente sputato fuoco come fà una fornace .
Ci siamo quindi ritrovati a mangiare Chaeomen e l'immancabile poisson cure ( questa volta cucinata con l'aceto - alla cinese) attorno al consueto tavolo nella maison del Boss.

Ora mi ritrovo qui a scrivere questo post e non vedo l'ora di finire per poter andare a dormire … 
PS: come avrete visto non stiamo più mettendo foto nei post. 
La connessione è troppo lenta e non si riesce nemmeno a fare l'upload di una singola foto.

Mettetevi il cuore in pace :P Le foto le trovate clikkando sulla galleria alla vostra sinistra.

E commentate per l'amor del cielo , cosa vi costa ?!   :P
venerdì 5 marzo 2010

PostHeaderIcon Scuola di Cocco

Sono li che parlo con mio papà sul molo di fronte al laboratorio quando sento degli strani rumori...sembarano..sembrano dei cani..un gallo! ma dove cavolo sono..? apro gli occhi come dopo una battuta di ciglia e vedo l'interno di un tetto a piramide..........subito tutto riaffiora alla mente! vedo Pietro e Andrea e dalla finestra quei simpatici animali che vociano nel giardino di Stanley. Sono le 5e30 di mattina, ora d'inizio della giornata polinesiana.
Aspetto ancora qualche minuto immoblile, deciso ad aprofittare di ogni minuto disponibile finché non si alza qualcun altro ma ormai sono sveglio, già gasato dalle aspettative della giornata!
In poco tempo comunque siamo già quasi tutti pronti perché oggi dobbiamo iniziare subito per pulire..a fondo..le strutture e sistemare i danni maggiori dell'uragano.
Per prima cosa svuotiamo un cisterna per la raccolta dell'acqua che ostruisce il nostro container-magazzino, poi passiamo ad osservare la roulotte-cucina che è fuori bolla e qui le cose iniziano a farsi avvincenti: mi chino per osservare i sostegni e, d'improvviso, sento un morso al piede..cazz....salto su di scatto e vedo un cento piedi allontanarsi tutto soddisfatto! è l'unico animale terrestre pericoloso dell'isola e questo fa di me uno degli isolani più fortunati ;)
Per mia fortuna il veleno non ha raggiunto i vasi sanguigni e mi sono risparmiato un girno di agonia a letto (ndr mamma tranquilla), inoltre ho potuto vendicarmi....
Riprendo quindi a lavorare e con Andrea ci rechiamo nel laboratorio umido; qui direi che regna abbastanza il caos, non posteremo foto quindi immaginatevi la cuicina dei simpson quando Marge non c'è e trasformatela in un laboratorio con vasche. Subito tra me penso a quello che mi risparmierei se il un morso fosse stato un tantino più profondo...ma cominciamo a farci largo..
Verso le 9 torniamo nella villetta di Stanely per fare la nostra prima colazione da lui..una cosa fantastica: pane, affettati, caffè, succhi , frutti esotici....una mangiata che non vi dico che ti lascia in bocca un mix di sapori nuovi e freschi.
Riprendiamo le pulizie e questa volta viene anche Stanley con noi che ci da due dritte su come sistemare le vasche traumatizzando il meno possibile gli animali, questa cosa però non sfuggie a Pietro che subito pensa a rimediare incrociando un rametto all'antenna di una'aragosta e sfidandola a duello..non vi preoccupate il ragazzo non si è fatto male ed in compenso adesso sappiamo che sono degli animali molto molto forti.
All'ora di pranzo la giornata acquista un nuovo significato perché veniamo iniziati ad uno dei principali segreti di un isola tropicale.....come si apre una noce di cocco! Per prima cosa la si sceglie in base alle nostre volgie: se desideriamo mangiare la polpa o ricavarne il latte ne sceglieremo una con la buccia marron mentre se vogliamo berne l'acqua una verde, poi la si pela con un particolare utensile in ferro a punta piatta che viene bloccato conficcandolo nel terreno ed infine (si parte da qui se la comprate in supermercato) bisogna romperla; per farlo si guarda la noce dalla parte dove c'è il "viso" formato dai tre cerchietti scuri e si colpisce n tre punti lungo la circonferenza mediana a partire da quello che s'individua dall'intersezione con la linea che origina in mezzo a quelli che sembrano gli occhi..come tutti i procedimenti ovviamente e più semplice a farsi che dirsi...

Facciamo un pò tardi e quindi mangiamo da soli seduti sul parapetto del porticato guardando l'oceano.
Nel pomeriggio, tra una scravazzata di pioggia e l'altra, finiamo di pulire quasi tutte le vasche, apro una noce di cocco, sistemiamo la roulotte, apro un'altra nocie di cocco e decidiamo di aver lavorato anche troppo e che ci meritiamo una bella nuotata con tanto di snorkel e pinne..l'esperienza ovviamente è stata esaltante visto che ci siamo tuffati tra pesci tropicali, qualche polpo, coralli, un sacco di rodoficee, stelle marine e cetrioli di mare ma ci è rimasto un pò di amaro in bocca per la scarsa visibilità e per la sporcizia soprattutto vicino riva dovuti alle abbondanti piogge.
Usciti dall'acqua torniamo velocemente al bungalow per non essere mangiati vivi dagli insetti, facciamo una doccia fresca e...ci piglia un abbiocco assurdo che dobbiamo farci passare perché ci aspettano a cena.
Seduti a tavola ci arriva un piatto farcito di pietanze locali come poisson cru (condito con latte di cocco, pere, uvetta e curry), una specie di banana cotta al forno (che a detta del cuoco ci tingerà la pipì di giallo limone..), tortino di riso e patate dolci sempre del posto. Inizio a mangiare lentamente pezzo per pezzo per godermi tutti i sapori mescolando a fantasia i diversi cibi e come risultato ne esce una cena veramente appagante, anche se le porzioni non erano abbondantissime.. Infine dopo una breve chiacchierata ci alziamo e facciamo per lavare i piatti ma ci dicono di impilarli solo nel lavabo esterno perché ci penserà la donna delle pulizie l'indomani...cosa volere di più?! ci si fionda a subito a letto stanchi morti.

Nenè

giovedì 4 marzo 2010

PostHeaderIcon La Leggenda di Punaauia


Innanzi tutto mi scuso per il ritardo el pubblicare il post... questi ultimi due giorni sono stati a dir poco stremanti e non ho avuto ne tempo ne voglia di scrivere nulla...
Ora ho sue minuti di buco prima di andare a pranzo quindi ne approfitto per aggiornarvi sugli ultimi avvenimenti... allooooora, dove cominciare.... ah si il giorno dell'effettivo arrivo a Bora Bora... quella mattina ci siamo svegliati come sempre verso le 530-600 e dopo i vari lavaggi mattutini ci siamo ritrovati (non ricordo bene come) a leggere un fascicolo che abbiamo trovato nella stanza d'albergo... tra le mille informazioni inutili abbiamo trovato 3 facciate molto interessanti la leggeda di un certo Puna e di come ha dato il nome alla località dove si trova l'albergo Punaauia ...



Dopo questo breve momento culturale, abbiamo deciso di andare a farci un bagno... ... ... sotto la pioggia... e dopo un po sotto un bel alluvione tropicale! E' stato alquanto soddisfacente -D
Una volta rifatte le valigie andammo a pagare il conto dell'albergo e a prendere il taxi che ci portò in aereoporto... e una volta li... ... ... ... ... via altri soldi!!! XD Esatto, abbiamo dovuto sganciare l'equivalente di altri 60 pleuri xchè la Air Tahiti permette di trasportare solo 20 kg a testa in stiva e 3 di bagaglio a mano.... no comment... l'unica cosa che posso dire è meno male che siamo in Polinesia Francese, dove 1 kg di bagaglio in piu viene fatto pagare l'equivalente di 1.60 euro, invece che 10 sterline come a Londra -S ( maledetta la RyanAir)
Ah, quasi dimenticavo!!! Ped ne ha combinata un'altra delle sue!! Una volta imbarcati i bagagli (tra cui anche quelli a mano, xche erano di oltre i 3 Kg consentiti) se ne viene fuori con oh cazzo... ... ... ho lasciato la carta d'imbarco e il passaporto nalla tasca del trolley!
Meno male che l'addetta ai biglietti ha avuto la gentilezza di andarceli a recuperare... probabilmente le abbiamo fatto troppa pena -P
Parentesi in tutto questo Luca era che sbavava dietro alla signorina addetta al controllo biglietti, con cui ha anche voluto farsi fare una foto.



Dopo tutte queste peripezie, e dopo un 20 minuti di ritardo causa pioggia, siamo finalmente riusciti a salire a bordo dell'aereo ad elica che ciporterà a Bora Bora...
Non abbiamo neanche fatto in tempo a raggiungere quota che gia il capitano annuncia preparsi all'atterraggio... eravamo gia arrivati! .................................... No, scherzo, eravamo arrivati a Moorea l'isola di fronte a Tahiti, dove l'aereo faceva scalo prima di dirigersi a Bora Bora.
Cira mezz'ora dopo siamo arrivati veramente... ma questa volta niente fiori an aereoporto.... probabilmente a causa del fatto che a livello di metratura era piu piccolo di casa mia, e che ci lavoravano letteralmente 4 persone due addetti al caricoscarico dei bagagli e 2 signorine provenienti dagli hotel per accogliere i nuovi ospiti...



Una volta recuperati i bagagli siamo saliti a bordo di una barchetta che ci portò a Vaitape, la cittadina piu grande dell'isola... ... ... una trentina di case ai lati di una singola strada... Dopo qualche minuto di attesa arriva a raccattarci Stanley, colui che dopo neanche un giorno avrebbe acquisito il titolo di "secondo padre" per tutti noi :-P Ci portò a fare il giro turistico di Vaitape (tempo totale in macchina 20 secondi) e subito dopo ci portò a casa sua, dove ci mostrò uno dei suoi 3 bungalow annessi alla casa, dicendoci che potevamo starci per qualche giorno, finche non riusciavamo a rimettere in sesto l'impianto.Subito dopo aver conosciuto le sue altre 2 figlie, sua moglie e le sue nipoti, siamo andati a vedere il fatidico impianto... ... ... ... ... ... diciamo solo che a differenza di quanto aveva detto Mauro, l'uragano si è fatto sentire, eccome! Tutti i pavimenti sporchi di terra dall'allagamento, tutti i materiali sparsi ovunque per le stanze, roba sparsa in giardino a caso, vasche completamente ricoperte di alghe, travi mezze staccate, reti strappate,... di tutto!! Eravamo talmente shoccati che abbiamo deciso di andare a casa a cenare, dormire ed a preparare un piano di assalto per il giorno seguente...

Siamo tornati al bungalow, ci siamo docciati e siamo andati in casa per la cena... abbimo tentato di comunicare con i vari componenti della famiglia, e dopo poco ci siamo resi conto che la persona con le capacità linguistiche piu adatte a noi era la piccola Cheri, la nipote di stanley (che avrà circa un anno e mezzo)... prima di cena abbiamo ascoltato il discorso alla TV del genero di Stanley, Stan, il nuovo Ministro del Turismo, e poi.. mambassa! Spezzatino di carne con pacetta e riso ... oro colato cosiderando che non avevamo pranzato...

Dopo di che saluti, due puntatine di Battlestar Galactica al Pc e nanna...

Bene... ora scappo che Luca e ped hanno buttato la barca in acqua e andiamo a farci un giretto!

:-D

Nanà

mercoledì 3 marzo 2010

PostHeaderIcon Il Mercato

Dopo una mattinata passata a riprendere le forze in albergo , contattando amici e parenti , accompagnati dalla simpaticissima Vaea e da sua figlia ci siamo recati al mercato di Papeete: questo grande edificio si trova a pochi passi dal magnifico municipio ed è assolutamente una dei luoghi che ogni turista dovrebbe visitare.
Appena entrati si viene subito catturati dall eterogenita dei colori con cui le varie bancarelle sono adobbate e si respira un clima diverso , molto meno caotico di quello cittadino.
Questo posto non è solamente un posto in cui fare compere, ma un punto di incontro sul quale si sviluppa tutto intorno la vita sociale della città , all esterno c'è chi fa' scommesse o chi sorseggia una limonata con le amiche guardando i magnifici parei esposti , all interno c'è chi ride e gioca : un bambino che corre spingendo delle casse vuote di verdura o dei ragazzi che fanno ginnastica utilizzando le scale del mercato come spalliera o , chi più stanco, riposa seduto su dei gradini per il caldo afoso, caldo che vi seguirà ovunque voi andiate per queste terre.
Il mercato è suddiviso in diverse aree e si sviluppa su due piani : il piano superiore è riservato a un ristorante molto caratteristico dove vengono servite pietanze del posto e all artigianato locale , dove si trovano: collane , bracialetti , orecchini e diversi altri oggetti realizatti con le bellissime perle scure di Tahiti , vanto della popolazione locale e, oltre ai suvenir raffiguranti bellissime ragazze ricoperte di fiori , magliette , posacenere e quant'altro marchiato "Tahiti" si trovano parei molto belli a temi floreali ed esotici , vari strumenti musicali e i Tiki ( grandi statue raffiguranti eroi locali o nobili).
Al piano inferiore invece il mercato è diviso in tre : la prima riprende l'arigianato locale come al piano superiore , ma mette in vendita oggetti molto diversi , quali collane di conchiglie , lozioni abbonzanti , sculture di legno varie ... Un altra area è dedicata al cibo , qui si possono trovare diverse pescherie che vendono dal filetto di tonno agli strani pesci locali , fruttivendoli che espongono piselli lunghissimi , noci di cocco , banane , latte di cocco e dolcissimi mango.
L ' ultima area è dedicata alle piante e ai fiori di quest isola : i fiori oltre ad essere molto strani ed esotici in forme e colori sono un elemento importante nella cultura di questo popolo. Simbolo ne è la Tiare , lo stesso fiore che ci è stato donato all aereoporto.
Si dice che un usanza locale sia portare un fiore sull orecchio destro se si è in cerca di qualcuno oppure su orecchio sinistro se si è cercati da qualcuno ( insomma , se si è impenati sentimentalmente).
Lungo una delle pareti del piano inferiore del mercato si trovano dei piccoli "fastfood" , è proprio in uno di questi che abbiamo deciso di asaggiare alcuni dei cibi locali che derivano da una mescolanza della cultura polinesiana con quella cinese e thailandese ,qui abbiamo provato delle baguette ripiene di chaomen ( spaghetti di soia , salse , sedano e carne) crabe ( polpa di granchio e maionese) , uno strano dolcetto molliccio a base di latte di cocco e del mango tagliato a fette consumato crudo ricoperto di una spezia dolce come una caramella.
Finito il pasto abbiamo continuato l esplorazione all interno del centro cittadino dove abbiamo acquistato per 14500 franchi polinesiani ( 128euro ) il biglietto aereo per BoraBora visto che la nave che dovevamo prendere ,che doveva essere inaugurata il 5 Marzo, è stata posticipata a fine mese e tutte le altre barche mercantili che effettuano anche servizio di trasporto di persone erano tutte piene.
Il pomeriggio a Tahiti finisce verso le 6 ed inizia la notte , chiediamo a Vaea di portarci a mangiare fuori in qualche posto tipico dove si possa respirare il vero spirito polinesiano , incontaminato dal turismo ; Vaea ci porta in una grande piazza vicino al porto dove ogni notte si raggruppano una moltitudine di ristoranti ambulanti , ognuno con i suoi tavolini disposti alla buona attorno al furgone . Qui si può trovare davvero di tutto : dal pesce alla carne fino ai dolce ; noi ci sediamo ad uno che serve principalmente pesce crudo cucinato seguendo le ricette locali e decidiamo di prendere un piatto dove si assaggiano diverse cose . Ci troviamo davanti a dalle porzioni enormi contenenti poisson cru ( pesce crudo marinato nel latte di cocco e servito con verdure ) , tartara di tonno , tonno alla griglia e sashimi di tonno , tutto inseparabilmente servito con del riso in bianco ed un ottima salsa per condirlo.
Soddisfatti della cena alla quale si è unito anche il marito di Vaea compriamo anche delle creap alla bancarella affianco e in tutto il costo è stato davvero onesto , circa 90 euro per 7 persone.

Dopo baci e abbracci ci siamo salutati , era ora di tornare in albergo ed andare a dormire .. ( 8 di sera )
P.S: I Polinesiani hanno ritmi completamente differenti dai nostri : loro si svegliano con il sole alle 5 di mattina e la giornata finisce quando questo cala, circa alle 6 di sera e ora ,con loro, anche noi.

Bon Nuit ! 

martedì 2 marzo 2010

PostHeaderIcon Bonjour!

Iaorana a tutti!
Da oggi inizierò anch'io a contribuire attivamente al nostro blog e non posso che cominciare con l'ultima parte del nostro incredibile viaggio iniziato con le corse nel aereoporto di venezia e conclusosi sta mattina a papeete.
Questa tratta non ci ha emozionato molto...forse perché, vinti dalle 32 ore insonni appena trascorse, abbiamo dormito quasi tutto il tempo svegliandoci solamente per mangiare i variopinti spuntini che delle graziose hostess col fiore all'orecchio ci servivano..


Scesi dal boeing la prima cosa che ci ha colpito è stato il caldo umido incredibile... e siamo in autunno con un bel diluvio appena conclusosi. Imboccato l'ingresso del terminal invece si viene accolti da una melodia locale a base di chitarra ed uculele e da una signorina con un vassoio di profumatissimi fiori per i turisti ;)
Dopo un pittoresco viaggio in bus dov'eravamo scortati da donnone con profumi esotici e signori con un invidiabile umore arriviamo al nostro hotel.....e....rimaniamo letteralmente a bocca aperta...sembra uno di quelli che si vedono nei film hollywoodiani: belle cameriere, spazia grandi ed arredati con stile, una suite su giardino e per finire una piscina in riva al mare con bungalow-bar accessibile direttamente dall'acqua e vista sul tramonto oceanico!!!!!!!!!!!


Ragazzi è una favola veramente..a rileggere queste poche righe in cerca di errori grammaticali quasi non ci credo neanch'io!
Non credete però abbiamo affrontato anche qualche difficoltà..appena entrati in stanza ped ha iniziato a sentire un vuoto nel cuore e si è reso immediatamente conto di non avere con se' il suo mac! questo era infatti beatamente rimasto sul tavolino del bar a papeete. Siamo subito ripartiti.. ingenuamente a piedi.. per riprenderlo ricordandoci di un signore che ci aveva avvisato di aver visto un pc abbandonato al bar e che noi avevamo bellamente ignorato. Lungo la strada, prima di arrenderci al sole e riprendere un bus, abbiamo notato strani buchi ai piedi delle siepi dai quali facevano capolino ogni tanto dei granchi enormi con un aria tutt'altro che amichevole... c'era anche uno strano uccello appollaiato su una palma nello spartitraffico di una specie di superstrada che ci fissava con un aria strana.. inoltre tra la vegetazione lungo i margini c'erano bellissimi fiori viola, rossi, bianchi, e molte piante strane tra cui una in particolare che informandoci abbiamo scoperto essere l'uru ovvero la pianta del pane!
Riarrivati all'aereoporto per fortuna abbiamo ritrovato subito il computer e c'è sorto spontaneo pensare che in italia una cosa simile non avrebbe forse mai avuto un coronamento così lieto..
Un altro piccolo inconveniente l'abbiamo avuto coi prezzi al supermercato.. un carefour!.. sapevamo di doverceli aspettare alti ma non così tanto, in realtà questo riguarda sopratutto il cibo visto che ho trovato in una gioielleria una collana di perle a 15.000 CFP che sono circa €126.
La cosa particolare è che in tutti questi viaggi avanti ed indietro dal hotel.. sull'unica strada probabilmente dell'isola.. abbiamo visto sempre quello strano uccello fermo in mezzo alla strada sicché alla fine abbiamo pensato che fosse rimasto intrappolato li e non riuscisse a muoversi per il traffico che è sorprendentemente intenso e che ha bloccato anche noi che avevamo deciso di provare a soccorrerlo.


Infine io personalmente mi sono preso una scottata allucinante sul collo durante le camminate.. e ho trovato un biglietto della TSA, la società che gestisce la sicurezza degli aereoporti in usa, in una valigia ed un infradito in meno!!
Ah si quasi dimenticavo.. ovviamente abbiamo fatto il bagno in piscina e terminando il pomeriggio con una sessione di snorkel in mare che vi lascio immaginare dalle foto che troverete sul blog, vi dico solo che è stata una cosa fantastica per la quantità di pesci che c'erano e che a largo si vedevano le onde infrangersi in un tratto di mare un po' più chiaro dove quasi certamente c'è una barriera corallina..
Per concludere la giornata siamo andati a mangiare al Western Grill con Vaea, la figlia di Stanley, che ci ha anche offerto la cena! Il locale è molto all'americana, carino ed abbiamo mangiato ottime costine alla texana, burritos ed un hamburger di filetto;P abbiamo assistito inoltre alla celebrazione di un anniversary con musica country e le cameriere che uscivano fuori dalla cucina ballando con una torta in mano.
Alle 9e30 locali infine siamo rientrati in camera crollando praticamente nei nostri letti ancora un po' intontiti dal jet-lag ma sopratutto sfiniti dall'intensa giornata...una signora intensa giornata che rifarei altre 1000 volte... ed è solo la prima!!
Nanà


lunedì 1 marzo 2010

PostHeaderIcon Day one

In questo momento sono sull aereo diretto a LosAngeles e stiamo sorvolando l America - precisamente il Rio Missouri , siamo a 11km da terra e distiamo 1855km dalla destinazione ( grazie computer di bordo).



Finalmente mancano solo 2 ore e 30 per ritoccare terra .. Il tempo non passa mai in aereo anche se questo è pienamente atrezzato con dei dispositivi multimediali ch ti permettono di guardare tutta la musica e i film che vuoi.
Il sonno si fa sentire , per colpa del jet lag mi ritrovo in pieno sole (è Mezzogiorno..) e quindi la mia testa lavora a mille mentre il corpo ormai sveglio da più di 24 ore sta andando verso il collasso.
Sono scombussolato !



Questa mattina abbiamo dovuto affrontare mille peripezie per prendere l aereo per Londra che grazie ad un problema legato ai bagagli ci ha fatto fare il check in all ultimo pochi minuti prima che chiudessero il gate .. E come se non bastasse gli agenti del controllo bagagli mi hanno fermato per frugarmi nella borsa !
Ma perché fermano sempre me ?

A Londra appena arrivati siamo dovuti andare a fare un biglietto per la corriera che ci avrebb portato all altro aeroporto da cui partiva il volo sul quale sono ora. Devo dire che il servizio corriera e pessimo sopratutto messo in relazione con l alto costo del biglietto ! 19,90 £

Nel aereo diretto a los Angeles ci hanno servito un ottimo pranzo composto da un piatto di riso basmati cin piselli e pollo al curry , insalata , dessert di cioccolato bianco e frutti di bosco , succhi e bevande varie e snacks.Ora aspetto di nuovo il pranzo :p che dovrebbe essere la mia cena . Ps: qui ora è mezzogiorno mentre in Italia sono le 22:15 :s


Siamo a los Angeles !
Sono le 5 di pomeriggio ...


Forse e meglio se mi faccio un pisolino.
Saluti da tutti
Ped


Posted by Ped using from his iPhone