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mercoledì 3 marzo 2010
Il Mercato
20:07 | Pubblicato da
ped |
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Dopo una mattinata passata a riprendere le forze in albergo , contattando amici e parenti , accompagnati dalla simpaticissima Vaea e da sua figlia ci siamo recati al mercato di Papeete: questo grande edificio si trova a pochi passi dal magnifico municipio ed è assolutamente una dei luoghi che ogni turista dovrebbe visitare.
Appena entrati si viene subito catturati dall eterogenita dei colori con cui le varie bancarelle sono adobbate e si respira un clima diverso , molto meno caotico di quello cittadino.
Questo posto non è solamente un posto in cui fare compere, ma un punto di incontro sul quale si sviluppa tutto intorno la vita sociale della città , all esterno c'è chi fa' scommesse o chi sorseggia una limonata con le amiche guardando i magnifici parei esposti , all interno c'è chi ride e gioca : un bambino che corre spingendo delle casse vuote di verdura o dei ragazzi che fanno ginnastica utilizzando le scale del mercato come spalliera o , chi più stanco, riposa seduto su dei gradini per il caldo afoso, caldo che vi seguirà ovunque voi andiate per queste terre.
Il mercato è suddiviso in diverse aree e si sviluppa su due piani : il piano superiore è riservato a un ristorante molto caratteristico dove vengono servite pietanze del posto e all artigianato locale , dove si trovano: collane , bracialetti , orecchini e diversi altri oggetti realizatti con le bellissime perle scure di Tahiti , vanto della popolazione locale e, oltre ai suvenir raffiguranti bellissime ragazze ricoperte di fiori , magliette , posacenere e quant'altro marchiato "Tahiti" si trovano parei molto belli a temi floreali ed esotici , vari strumenti musicali e i Tiki ( grandi statue raffiguranti eroi locali o nobili).
Al piano inferiore invece il mercato è diviso in tre : la prima riprende l'arigianato locale come al piano superiore , ma mette in vendita oggetti molto diversi , quali collane di conchiglie , lozioni abbonzanti , sculture di legno varie ... Un altra area è dedicata al cibo , qui si possono trovare diverse pescherie che vendono dal filetto di tonno agli strani pesci locali , fruttivendoli che espongono piselli lunghissimi , noci di cocco , banane , latte di cocco e dolcissimi mango.
L ' ultima area è dedicata alle piante e ai fiori di quest isola : i fiori oltre ad essere molto strani ed esotici in forme e colori sono un elemento importante nella cultura di questo popolo. Simbolo ne è la Tiare , lo stesso fiore che ci è stato donato all aereoporto.
Si dice che un usanza locale sia portare un fiore sull orecchio destro se si è in cerca di qualcuno oppure su orecchio sinistro se si è cercati da qualcuno ( insomma , se si è impenati sentimentalmente).
Lungo una delle pareti del piano inferiore del mercato si trovano dei piccoli "fastfood" , è proprio in uno di questi che abbiamo deciso di asaggiare alcuni dei cibi locali che derivano da una mescolanza della cultura polinesiana con quella cinese e thailandese ,qui abbiamo provato delle baguette ripiene di chaomen ( spaghetti di soia , salse , sedano e carne) crabe ( polpa di granchio e maionese) , uno strano dolcetto molliccio a base di latte di cocco e del mango tagliato a fette consumato crudo ricoperto di una spezia dolce come una caramella.
Finito il pasto abbiamo continuato l esplorazione all interno del centro cittadino dove abbiamo acquistato per 14500 franchi polinesiani ( 128euro ) il biglietto aereo per BoraBora visto che la nave che dovevamo prendere ,che doveva essere inaugurata il 5 Marzo, è stata posticipata a fine mese e tutte le altre barche mercantili che effettuano anche servizio di trasporto di persone erano tutte piene.
Il pomeriggio a Tahiti finisce verso le 6 ed inizia la notte , chiediamo a Vaea di portarci a mangiare fuori in qualche posto tipico dove si possa respirare il vero spirito polinesiano , incontaminato dal turismo ; Vaea ci porta in una grande piazza vicino al porto dove ogni notte si raggruppano una moltitudine di ristoranti ambulanti , ognuno con i suoi tavolini disposti alla buona attorno al furgone . Qui si può trovare davvero di tutto : dal pesce alla carne fino ai dolce ; noi ci sediamo ad uno che serve principalmente pesce crudo cucinato seguendo le ricette locali e decidiamo di prendere un piatto dove si assaggiano diverse cose . Ci troviamo davanti a dalle porzioni enormi contenenti poisson cru ( pesce crudo marinato nel latte di cocco e servito con verdure ) , tartara di tonno , tonno alla griglia e sashimi di tonno , tutto inseparabilmente servito con del riso in bianco ed un ottima salsa per condirlo.
Soddisfatti della cena alla quale si è unito anche il marito di Vaea compriamo anche delle creap alla bancarella affianco e in tutto il costo è stato davvero onesto , circa 90 euro per 7 persone.
Appena entrati si viene subito catturati dall eterogenita dei colori con cui le varie bancarelle sono adobbate e si respira un clima diverso , molto meno caotico di quello cittadino.
Questo posto non è solamente un posto in cui fare compere, ma un punto di incontro sul quale si sviluppa tutto intorno la vita sociale della città , all esterno c'è chi fa' scommesse o chi sorseggia una limonata con le amiche guardando i magnifici parei esposti , all interno c'è chi ride e gioca : un bambino che corre spingendo delle casse vuote di verdura o dei ragazzi che fanno ginnastica utilizzando le scale del mercato come spalliera o , chi più stanco, riposa seduto su dei gradini per il caldo afoso, caldo che vi seguirà ovunque voi andiate per queste terre.
Il mercato è suddiviso in diverse aree e si sviluppa su due piani : il piano superiore è riservato a un ristorante molto caratteristico dove vengono servite pietanze del posto e all artigianato locale , dove si trovano: collane , bracialetti , orecchini e diversi altri oggetti realizatti con le bellissime perle scure di Tahiti , vanto della popolazione locale e, oltre ai suvenir raffiguranti bellissime ragazze ricoperte di fiori , magliette , posacenere e quant'altro marchiato "Tahiti" si trovano parei molto belli a temi floreali ed esotici , vari strumenti musicali e i Tiki ( grandi statue raffiguranti eroi locali o nobili).
Al piano inferiore invece il mercato è diviso in tre : la prima riprende l'arigianato locale come al piano superiore , ma mette in vendita oggetti molto diversi , quali collane di conchiglie , lozioni abbonzanti , sculture di legno varie ... Un altra area è dedicata al cibo , qui si possono trovare diverse pescherie che vendono dal filetto di tonno agli strani pesci locali , fruttivendoli che espongono piselli lunghissimi , noci di cocco , banane , latte di cocco e dolcissimi mango.
L ' ultima area è dedicata alle piante e ai fiori di quest isola : i fiori oltre ad essere molto strani ed esotici in forme e colori sono un elemento importante nella cultura di questo popolo. Simbolo ne è la Tiare , lo stesso fiore che ci è stato donato all aereoporto.
Si dice che un usanza locale sia portare un fiore sull orecchio destro se si è in cerca di qualcuno oppure su orecchio sinistro se si è cercati da qualcuno ( insomma , se si è impenati sentimentalmente).
Lungo una delle pareti del piano inferiore del mercato si trovano dei piccoli "fastfood" , è proprio in uno di questi che abbiamo deciso di asaggiare alcuni dei cibi locali che derivano da una mescolanza della cultura polinesiana con quella cinese e thailandese ,qui abbiamo provato delle baguette ripiene di chaomen ( spaghetti di soia , salse , sedano e carne) crabe ( polpa di granchio e maionese) , uno strano dolcetto molliccio a base di latte di cocco e del mango tagliato a fette consumato crudo ricoperto di una spezia dolce come una caramella.
Finito il pasto abbiamo continuato l esplorazione all interno del centro cittadino dove abbiamo acquistato per 14500 franchi polinesiani ( 128euro ) il biglietto aereo per BoraBora visto che la nave che dovevamo prendere ,che doveva essere inaugurata il 5 Marzo, è stata posticipata a fine mese e tutte le altre barche mercantili che effettuano anche servizio di trasporto di persone erano tutte piene.
Il pomeriggio a Tahiti finisce verso le 6 ed inizia la notte , chiediamo a Vaea di portarci a mangiare fuori in qualche posto tipico dove si possa respirare il vero spirito polinesiano , incontaminato dal turismo ; Vaea ci porta in una grande piazza vicino al porto dove ogni notte si raggruppano una moltitudine di ristoranti ambulanti , ognuno con i suoi tavolini disposti alla buona attorno al furgone . Qui si può trovare davvero di tutto : dal pesce alla carne fino ai dolce ; noi ci sediamo ad uno che serve principalmente pesce crudo cucinato seguendo le ricette locali e decidiamo di prendere un piatto dove si assaggiano diverse cose . Ci troviamo davanti a dalle porzioni enormi contenenti poisson cru ( pesce crudo marinato nel latte di cocco e servito con verdure ) , tartara di tonno , tonno alla griglia e sashimi di tonno , tutto inseparabilmente servito con del riso in bianco ed un ottima salsa per condirlo.
Soddisfatti della cena alla quale si è unito anche il marito di Vaea compriamo anche delle creap alla bancarella affianco e in tutto il costo è stato davvero onesto , circa 90 euro per 7 persone.
Dopo baci e abbracci ci siamo salutati , era ora di tornare in albergo ed andare a dormire .. ( 8 di sera )
P.S: I Polinesiani hanno ritmi completamente differenti dai nostri : loro si svegliano con il sole alle 5 di mattina e la giornata finisce quando questo cala, circa alle 6 di sera e ora ,con loro, anche noi.
Bon Nuit !
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