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Lettori fissi

sabato 30 ottobre 2010

PostHeaderIcon Indiana Geco




Nonostante la stanchezza serale e la scarsità di commenti da voi lettori dell'altro emisfero, continuiamo imperterriti a postare, rendendovi partecipi delle nostre giornate. Ironia della sorte, quest'oggi nella SOLEGGIATA Bora Bora ha diluviato a tratti in maniera davvero fastidiosa, spazzato le spiagge un vento impetuoso e imperversato un maltempo che ha instillato in alcuni di noi (vedi Eleonora) una meteoropatia compulsiva. Nella prima mattina, incuranti del tempo terribile, Eleonora ed Enrico si sono spinti sino al largo sulla piroga (quella ripescata durante la battuta di pesca dell'altra mattina), non senza difficoltà, ma ricavandone un'immensa soddisfazione. Più bicipiti per tutti, insomma. Dopodichè ognuno di noi ha tentato (per quanto concesso dalla pioviggine incessante) di produrre qualcosa; Giulia avvolta nel suo k-way ha raschiato alghe dai tubi delle vasche a mare; Marco ha lavorato su una nassa da pesca; Enrico ha affrontato l'impetuoso mare alla ricerca di tridacne ed ennesime spugne (scatenando il terrore nel gruppo quando ad un certo punto è scomparso); Eleonora -dopo aver tentato di imparare a fare dei nodi tecnici senza troppo successo- ha legato le reti cilindriche per i pesci ornamentali all'interno di una vasca a mare, arrampicandosi agilmente in bilico tra la piroga e il profondo blu. Un momento epico e di enorme pathos ha coinvolto una rete ed un geco. Nel bel mezzo dell'oceano, da una delle reti è sbucato un piccolo geco che è accidentalmente caduto nell'acqua; la regina dei gechi (Eleonora) lo ha prontamente salvato incurante del pericolo e delle intemperie; il geco (denominato poi Indiana Geco) è stato tenuto in salvo appoggiato sul suo decolletè fino al termine delle operazioni svoltesi in alto mare. Esaurite queste la piroga è stata abilmente ricondotta a riva, e il geco portato in salvo; ora abita all'interno della valigia di Eleonora, che ha così lenito il dolore per lo smarrimento di Alfredo, il precedente geco domestico al momento disperso. Le attività mattutine sono state alquanto produttive, grazie alle capacità venatorie di Marco possediamo ora due graziosissimi pesci palla, una coppia, tra l'altro in dolce attesa. Alice, volutamente non menzionata finora, ha tenuto la sua persona al caldo e al sicuro all'interno del container, fingendo di fare ricerche botaniche online, quando invece probabilmente intratteneva le consuete relazioni sociali o faceva origami. Sta nascendo un amore sull'isola, ma per ora vi lasciamo in sospeso. Vi comunichiamo invece che la nuova edizione del Grande Fratello si svolge qui a Bora Bora; siamo infatti costantemente monitorati da svariate telecamere, le quali invadono la privacy persino delle povere Canocchie, neppure libere di fare la muta senza essere spiate. Tornando a noi, la videocamera più invasiva è probabilmente quella che punta alla toilette dell'impianto, fornendo dunque a Mauro (il Grande Fratello) informazioni dettagliate e tangibili dati sulla nostra regolarità intestinale. Nel laboratorio delle sopra citate povere Canocchie si è sfiorato il dramma quest'oggi: una soluzione zuccherina contenuta in un recipiente pirex e risalente alla guerra di Secessione è scoppiata probabilmente a causa della troppa pressione accumulata, facendo DETONARE una lampada al neon e fornendo ulteriore stress ai poveri animali. Non essendo -a quanto pare- sufficiente il disagio causato da questa esplosione, il laboratorio umido si è anche allagato. L'unica attività produttiva di Alice quest'oggi è stata la caccia ai granchi (che ci serviranno per la prova dell'appetibilità dei mangimi da noi creati) durante la quale, beccata dalle pinze di uno di questi, lo ha lanciato ad altezza vertiginosa urlando come un gabbiano isterico, per poi farlo cadere rudemente sulla sabbia. E' stata fatta, durante questa caccia, anche un'importante scoperta archeologica: sepolta sotto la sabbia, Eleonora ha rinvenuto una vecchissima teiera dall'esotico, antico e misterioso aspetto, ricoperta di alghe spugne e orpelli marini di vario genere. Questa è ora trionfalmente esposta sulla veranda, testimone di gloriose epoche passate e antiche ore del tè.

Umidi omaggi, Enrico (il programmatore di cene a lungo termine), Marco (il pesca pesci palla -di pelle di palla fatta da pesce di palla di pelle), Alice (la nullafacente erboristica), Giulia (la fredda punkabestia), Eleonora (la signora incontrastata dei gechi).

Bora Scriptum: Sottolineiamo che Alice, Enrico, Giulia e Marco continuano a rifiutarsi di scrivere, sostenendo di non essere in grado di produrre degli scritti interessanti e mettendomi in mano il pc con aria arrogante ogni sera. Saluti e COPYRIGHT dalla scrivana obbligata, Eleonora.
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