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Lettori fissi
eau de oloturia
La location è cambiata! Dopo avervi lasciati in 2 giornate di suspance, vi scriviamo dal devastato pontile dell’impianto; sopra di noi un tropicale cielo stellato, il clima è finalmente tornato ad essere quello di una rispettabile isola tropicale e tutto va bene. La maggior parte di noi –per non dire tutti- ostenta al momento un colore che varia dal fragola all’aragosta, in quanto siamo reduci da una giornata in barca. Partenza alle 8e30, traghettati da Stanley, siamo stati portati a catturare le varò (canocchie giganti) e i pesci pagliaccio. Un gradevole pic nic sui motu (a base di panini, frittelle, birra e coca cola) ha diviso le attività venatorie mattutine da quelle pomeridiane, e ancora una volta abbiamo potuto godere della disponibilità e delle infinite conoscenze di Stanley. Il bottino di guerra consiste dunque in 1 varò (da aggiungersi alle 9 già presenti nell’impianto) e 6 pesci pagliaccio.
L’inizio della giornata è stato segnato da un momento di lutto: uno dei due pesci pagliaccio che avevamo catturato ieri è morto durante la notte, e Mauro ha stabilito che la morte è stata causata da una sindrome di stress, ed ha per questo deciso di svuotare e sterilizzare con varechina tutte le vasche che con tanta fatica avevamo rimesso in sesto, pulito ed avviato negli scorsi giorni; dopo questi momenti di dramma mattutino, tuttavia, la giornata è stata davvero piacevole. Visto che ieri vi abbiamo lasciato all’oscuro su ciò che accadeva qui SULL’ISOLA, vi facciamo un rapido riassunto: un gruppo di noi si è dedicato alla prima caccia per popolare le nostre vasche, un altro si è occupato di faccende da desperate housewives quali pulizia di bungalow seguente un trasloco e spesa per tutta la comunità. Nel frattempo Marco ha avuto l’onore di far parte della ciurma di una barca polinesiana, partecipando ad una gara che prevedeva un cospicuo premio per chi avesse pescato il pesce più grosso per ogni categoria (marlin, tonni, bonito..); la barca sulla quale pescava Marco ha pescato un esemplare per ogni specie, tuttavia non hanno vinto, ma senza alcun dubbio il nostro giovane pescatore ha trascorso quella che probabilmente è stata una delle giornate della sua vita che ricorderà per sempre (come souvenir ha anche una discreta scottatura). Dopo la gara, siamo stati invitati a cena da Stanley insieme a lui e alla sua famiglia che di giorno in giorno sembra arricchirsi di nuovi componenti che arrivano a Bora in occasione della ricorrenza di Halloween e 1 novembre, evento che sembra essere molto sentito qui. La cena è stata memorabile, Stanley ha amorevolmente cucinato per noi i suoi “scampi speciali”, con una speciale salsa, e un bouche de can, uno dei pesci pescati da lui e Marco un paio di mattine fa. All’ottima cena, che è stata preceduta da una discreta quantità di birre Hinano, è giunto il momento dei cocktail, preparati per noi da Karim, il vicino di bungalow franco-marocchino di Eleonora. Il tasso alcoolico del gruppo è notevolmente salito in questo post-cena, e tutti i diverbi ittici e non si sono appianati. Un contributo alla preparazione della cena è stato dato da Enrico, che con possenza e impegno ha preparato litri di latte di cocco e aiutato il padrone di casa con la cucina (ricoprendosi di scaglie di cocco da testa a piedi). Ritornando ad oggi, una volta rientrati dalla caccia alla varò e ai giovani Nemo, li abbiamo messi all’interno delle reti a mare che ieri Marco, Enrico ed Eleonora hanno temerariamente preparato incuranti del diluvio che ancora affliggeva l’isola. Domattina ancor prima di far colazione ci premureremo di controllarne lo stato di salute e nutrirli, sperando di non dover affrontare altri lutti.
PS: questo post doveva essere pubblicato ieri sera, ma a causa del assenza di internet l'abbiamo aggiunto ora.